Storie Gialloblu, le grandi amichevoli: quando Chinaglia segnò al Braglia

Da sempre in estate, periodo di sosta dei campionati e di tante voci di mercato, ma anche di ritiri in altura delle principali squadre, a tenere banco e destare interesse, oltre al calciomercato, sono le amichevoli che possono fornire le prime indicazioni sui nuovi arrivati o le nuove soluzioni tattiche. Proprio alle principali amichevoli dei canarini sarà dedicata una nuova serie di puntate della rubrica Storie Gialloblu. Lo scorso 12 maggio si è celebrato il 50° anniversario dello scudetto conquistato dalla Lazio di Maestrelli e Chinaglia, quindi abbiamo pensato di partire proprio dalle partite che, tra l’estate del 1974 e quella del ’75, il Modena di Galbiati giocò contro quella squadra a suo modo leggendaria.

La Lazio, in quel periodo, veniva spesso in ritiro a Pievepelago sul nostro Appennino visto che il suo presidente Umberto Lenzini era originario di quelle parti, per la precisione di Fiumalbo, e nell’agosto del 1974, con il primo storico scudetto sulle maglie, organizzò un amichevole al Braglia contro un Modena che già da un paio di stagioni stava cercando, senza riuscirci, di risalire dalla C dove era sprofondato nel 1972. Nonostante si fosse in pieno periodo di ferie, quel 19 agosto del ‘74, al Braglia arrivarono più di 10 mila persone (in tribuna erano anche annunciati ospiti illustri come Montezemolo, il presidente del Bologna Conti e il tecnico dei felsinei Bruno Pesaola) per vedere all’opera i campioni d’Italia e in particolare il bomber Giorgio Chinaglia, reduce dal deludente Mondiale di Monaco e spesso fischiato dal pubblico.

“Long John” però quella sera fu incontenibile e realizzò entrambe le reti della squadra biancazzurra, che si impose sui canarini per 2-1. I romani andarono in vantaggio dopo un quarto d’ora con una grande azione personale del centravanti che, partito quasi da metà campo, arrivò fino in area di rigore, saltò un paio di avversari e batte il portiere Geromel con un preciso pallonetto. I Gialli però, guidati da uno Zanon particolarmente ispirato, trovarono il pareggio poco dopo la mezzora. Una corta respinta di testa di Pino Wilson regalò il pallone a Gravante che, da pochi passi, batté Pulici. Il Modena insistette e nel finale del primo tempo fu Boscolo ad impegnare il portiere dei campioni d’Italia in una difficile parata.

Nella ripresa iniziarono le sostituzioni tipiche delle amichevoli, ma i canarini continuarono a sembrare più in palla di una Lazio imballata. A togliere le castagne dal fuoco per i biancazzurri ci pensò, ancora una volta, Giorgione Chinaglia, con una gran conclusione dal limite che batté il portiere gialloblù al 78′. La partita terminò 2-1 per gli uomini di Maestrelli ma il Modena diede l’impressione di essere una squadra con buoni valori, anche se forse mancava ancora di un centravanti di alto livello. Lacuna che fu colmata solo nel mercato d’ottobre con l’acquisto dal Venezia di Roberto Bellinazzi.

La seconda amichevole tra le due squadre si giocò, sempre al Braglia, al termine del successivo campionato, nel giugno del 1975. Una stagione deludente per la Lazio, arrivata soltanto quarta in un torneo vinto dalla Juventus, entusiasmante invece per il Modena che, trascinato dai gol di Bellinazzi, aveva conquistato la promozione in serie B. In quella calda serata del 29 giugno 1975 sulla panchina laziale non sedeva più Tommaso Maestrelli, costretto a fermarsi per una grave malattia che lo porterà alla morte alla fine del 1976, e in campo non c’era Giorgio Chinaglia già attratto dalle sirene americane. C’erano però quasi tutti i reduci del ’74, dal portiere Pulici al terzino Martini, dal regista Frustalupi alla punta Garlaschelli. Davanti a 6 mila spettatori il Modena festeggiò la promozione imponendo il pareggio per 1-1 ai quotati avversari. I canarini andarono addirittura in vantaggio nel primo tempo con Colombini, ma subirono il pareggio laziale, realizzato dal giovane Masuzzo, ad inizio ripresa. (in foto il Modena 1974-75)

di Giovanni Botti

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