Modena al Braglia contro la Juve Stabia dell’ex Mosti

(foto Campanini-Baracchi per Vivo)

Il derby del Manuzzi di Cesena, al netto dei soliti errori individuali, ha messo in mostra il miglior Modena di questo inizio stagione, una squadra che è parsa avere un maggiore equilibrio con il 4-3-2-1 proposto da Bisoli, nonostante alcuni giocatori importanti siano ancora lontani dalla condizione migliore. E’ il caso ad esempio di Caldara, il cui fallo da espulsione su Berti è sicuramente figlio di un’annata intera passata a guardare, ma anche di Beppe Caso, nonostante l’assist per Mendez per il momentaneo vantaggio gialloblu, e di Gregoire Defrel, non entrato nemmeno in campo. Un Modena che da l’impressione di essere ancora un cantiere aperto, ma che fa anche ben sperare per il futuro vista la qualità un po’ in tutti i reparti dei giocatori a disposizione di Pierpaolo Bisoli.

L’AVVERSARIO 

Sabato, con inizio alle 18, al Braglia arriva la neopromossa Juve Stabia, una squadra che, nonostante l’ultima sconfitta interna contro il Palermo, resta una delle sorprese più interessanti di questo inizio campionato. Una squadra priva di grandi nomi ma che ha vinto nettamente il girone C dell’ultimo torneo di C, ha compattezza e unità di intenti e gioca anche un calcio brillante, soprattutto dalle parti dei trequartisti. A guidarla in panchina c’è Guido Pagliuca, un tecnico all’esordio in serie B, che è riuscito a creare un gruppo solido con qualche giocatore esperto e diversi giovani interessanti arrivati soprattutto in prestito. Nelle prime cinque giornate i campani, il cui obiettivo è una salvezza tranquilla, hanno conquistato otto punti frutto di due vittorie, due pareggi e una sconfitta, quella già ricordata contro il Palermo.

La Juve Stabia, in difesa, ha finora concesso poco, solo quattro gol subiti, tre dei quali nell’ultima partita in casa, ma non ha segnato nemmeno tantissimo, cinque reti con una media di una a partita. Il modulo utilizzato da Pagliuca è lo stesso adottato dal Modena di Bisoli a Cesena, il 4-3-2-1 con due rifinitori dietro una punta centrale, il 24enne Andrea Adorante, 12 reti lo scorso anno in serie C. In porta c’è il senegalese Thiam, arrivato in prestito dalla Spal. La difesa, di solito, è formata dai terzini Baldi e Rocchetti e dai centrali Ruggero e Bellich. A centrocampo la regia è affidata a Davide Buglio, con al suo fianco il più esperto Gerbo e il classe 2001 Leone, anche se con il Palermo ha giocato il giovane di scuola Lazio Floriani Mussolini. Importanti, come dicevamo, i due trequartisti tra i quali spicca il nome dell’ex gialloblu Nicola Mosti, miglior assistman di questo inizio campionato con tre assist. Di fianco a lui, dietro il già citato Adorante, c’è Kevin Piscopo. La prima alternativa in attacco è, invece, Gabriele Artistico, cresciuto nelle giovanili del Parma e autore di dodici reti nello scorso campionato di C, con la Virtus Francavilla.

I PRECEDENTI

Andando a scorrere gli almanacchi, scopriamo che sono solo quattro i precedenti giocati a Modena tra i canarini e le Vespe campane, il primo dei quali risale all’inizio degli anni ’50, per la precisione al campionato 1951-52. In quell’occasione il Modena batté l’allora Stabia 3-1, con le reti di Sentimenti VI, Renato Brighenti e Ruffinoni. Le due squadre si sono poi tornate ad incontrare ad inizio anni 2010, quando la Juve Stabia, dopo una lunghissima assenza, è tornata tra i cadetti. Anche in quel periodo, al Braglia, si sono verificate tre vittorie dei Gialli su tre incontri. Nella stagione 2011-12, 3-0 con Di Gennaro, Cellini e Stanco a segno, 1-0, invece l’anno successivo con gol decisivo di Ardemagni. Più interessante e ricca di colpi di scena l’ultima sfida, quella del 2013-14. Il Modena di Novellino andò subito in vantaggio con Granoche, subì il sorpasso delle Vespe grazie ad un rigore di Sowe e a un gol di Zampano e operò il controsorpasso con Stanco, ancora Granoche e Davide Zoboli per il 4-2 finale.

(di Giovanni Botti)

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